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Aitzaz Hassan Bangash

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Aitzaz Hassan Bangash
This is what a real martyr looks like!

Aitzaz Hassan Bangash, 15, was with friends outside school when they spotted a man wearing a suicide vest.

Aitazaz Hassan Bangash era uno studente pachistano di 14 anni. Lunedì scorso é morto in un'esplosione davanti alla sua scuola fermando un attentatore suicida, ed evitando così una strage.

Oggi viene considerato un eroe. Il fatto è accaduto lunedì nel distretto di Hangu della provincia di Khyber Pakhtunkhwa (Pakistan nord-occidentale): a ricostruire i fatti, e quindi l'eroico gesto dello studente di 14 anni, è stato il cugino, Musadiq Ali Bangash, riferisce la Cnn.

Aitazaz stava andando in classe quando l'attentatore suicida, che indossava l'uniforme della scuola, lo ha fermato vicino al cancello chiedendogli informazioni. Aitazaz e il cugino si sono insospettiti. "Gli altri studenti sono indietreggiati, ma Aitazaz ha sfidato l'attentatore dandogli la caccia. Nella colluttazione che ne é seguita, l'attentatore é stato colto dal panico e ha fatto esplodere la bomba", ha raccontato il cugino della vittima. Aitazaz e l'attentatore sono morti sul colpo.

"E' stato un grande sacrificio da parte sua. Ha salvato la vita di centinaia di studenti, sciiti e sunniti, riuniti in assemblea nella scuola", ha detto il cugino di Aitazaz.[1]


Aitzaz Hassan Bangash

Quando Aitazaz, uno studente pachistano di 14 anni, ha visto un detonatore fare capolino dalla tunica di un kamikaze davanti alla sua scuola, non ha avuto la minima esitazione e si è lanciato su di lui: è stato dilaniato dall'esplosione della bomba umana ma il suo drammatico gesto ha sventato una strage tra i suoi compagni.

Il Pakistan celebra oggi questo suo coraggioso eroe, Aitazaz Hassan Bangash, con articoli sulla stampa, una valanga di tweet, omaggi su Facebook e appelli al governo perché gli sia conferita una "medaglia al valore".

Tutto è successo lunedì mattina alla scuola statale superiore di Ibrahimzai, un villaggio sciita del distretto di Hangu (provincia nord occcidentale di Khyber Pakhtunkwa), che confina con le turbolente regioni tribali della frontiera con l'Afghanistan. Al momento dell'esplosione c'erano circa duemila allievi più gli insegnanti nel complesso.

A raccontare la storia, che sembra uscita dal libro Cuore, è stato il cugino e uno dei testimoni dell'attacco suicida che è il primo di questo genere a una scuola. Aitazaz, che quella mattina era arrivato in ritardo, si trovava all'ingresso della scuola con altri compagni quando ha visto un ragazzo sui 20-25 anni andare al cancello con la scusa di chiedere informazioni sull'ammissione. Quasi subito, i ragazzi si sono accorti che sotto gli indumenti aveva un giubbotto esplosivo e sono scappati via. Aitazaz, invece, non si è fatto prendere dalla paura, ma ha cercato di fermarlo tenendolo per le braccia. L'attentatore è però riuscito ad azionare il detonatore e a farsi esplodere.

"Non avrei mai pensato che Aitazaz scegliesse una morte così gloriosa - ha detto il fratello Mujtaba al quotidiano The Express Tribune - sacrificandosi per i suoi compagni".

L'attacco suicida è stato poi rivendicato dal gruppo Lashkar-e-Jhangvi, una sigla nota della "jihad" che di solito colpisce la minoranza sciita considerata eretica dai sunniti.

Il padre, Mujahid Ali, che lavora negli Emirati Arabi, ha definito la morte del figlio come un "martirio". "Mio figlio ha fatto piangere sua madre - ha detto enfaticamente - ma ha evitato che centinaia di madri piangessero per i loro figli".

Il governo della provincia di Khyber Pakhtunkwa ha reso omaggio a Aitazaz dichiarandolo "grande eroe", ma per ora le autorità di Islamabad non hanno neppure annunciato un risarcimento alla famiglia, come si fa di abitudine.

"Questo è un attacco a una scuola - ha detto un insegnante - e sono molto stupito dal silenzio delle autorità". Analoga reazione anche dall'ex ambasciatrice negli Usa, Sherry Rehman, esponente dell'opposizione. In un tweet dedicato al coraggioso Aitazaz scrive che "bisogna conferirgli una medaglia al valore".[2]


Quando Aitazaz, uno studente pachistano di 14 anni, ha visto un detonatore fare capolino dalla tunica di un kamikaze davanti alla sua scuola, non ha avuto la minima esitazione e si è lanciato su di lui: è stato dilaniato dall'esplosione della bomba umana ma il suo drammatico gesto ha sventato una strage tra i suoi compagni. Il Pakistan celebra oggi questo suo coraggioso eroe, Aitazaz Hassan Bangash, con articoli sulla stampa, una valanga di tweet, omaggi su Facebook e appelli al governo perché gli sia conferita una "medaglia al valore". Tutto è successo lunedì mattina alla scuola statale superiore di Ibrahimzai, un villaggio sciita del distretto di Hangu (provincia nord occcidentale di Khyber Pakhtunkwa), che confina con le turbolente regioni tribali della frontiera con l'Afghanistan. Al momento dell'esplosione c'erano circa duemila allievi più gli insegnanti nel complesso. A raccontare la storia, che sembra uscita dal libro Cuore, è stato il cugino e uno dei testimoni dell'attacco suicida che è il primo di questo genere a una scuola. Aitazaz, che quella mattina era arrivato in ritardo, si trovava all'ingresso della scuola con altri compagni quando ha visto un ragazzo sui 20-25 anni andare al cancello con la scusa di chiedere informazioni sull'ammissione. Quasi subito, i ragazzi si sono accorti che sotto gli indumenti aveva un giubbotto esplosivo e sono scappati via. Aitazaz, invece, non si è fatto prendere dalla paura, ma ha cercato di fermarlo tenendolo per le braccia. L'attentatore è però riuscito ad azionare il detonatore e a farsi esplodere. "Non avrei mai pensato che Aitazaz scegliesse una morte così gloriosa - ha detto il fratello Mujtaba al quotidiano The Express Tribune - sacrificandosi per i suoi compagni".[3]

Note

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